Aurora polare o SAR? Le spiegazioni possibili

10 novembre 2023

Le osservazioni

Secondo le osservazioni, ciò che è stato visto in italia non è stato un aurora boreale rossa come detto in precedenza: Guarda l'articolo, Ma di un effetto molto più raro e sconosciuto chiamato SAR:

SAR:

(Stable Auroral Red arc, ovvero “arco aurorale rosso stabile”). Si tratta di un fenomeno che visivamente è estremamente simile a un'aurora rossa,
Queste sono regioni a forma di ciambella che circondano la Terra e in cui si accumulano (confinate dal magnetismo terrestre) particelle cariche provenienti dal Sole. Ce ne sono due, ed è quella interna a dare origine ai SAR. Qui infatti le particelle cariche ruotano attorno alla Terra, creando di fatto dei flussi circolari di cariche che di fatto sono correnti elettriche ad altissima quota. Queste prendono il nome di correnti ad anello. Ebbene, quando un importante flusso di materiale arriva dalla nostra stella (come le due espulsioni di massa coronale che hanno raggiunto la Terra poco prima degli avvistamenti del 5 novembre), il campo magnetico terrestre si indebolisce abbastanza da abbassare la quota delle correnti ad anello. In casi molto specifici, queste correnti vanno quindi a interagire con l'alta atmosfera, trasferendo energia (sotto forma di energia termica) all'ossigeno lì presente. Et voilà, si formano archi rossi luminosi praticamente indistinguibili dalle aurore rosse.

Geopop

A differenza delle aurore boreali rosse i sar sono monocromatici e possono essere solo rossi, poi sono visibile anche a medie latitudini. Ecco spiegata la ragione perché sono stati visti perfino in puglia.

Crediti: immagine e fonti: Geopop

Qunado ho creato Solaris/News mi sono ispirato a Geopop, ecco perché all'inizio sembrerà tutto "copiato".

Dal sito "Geopop":
Aurora boreale rossa visibile sull'Alpe di Siusi, in Alto Adige.
Credits: Fabian Dalpiaz Photography.

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