Venere

Venere è il secondo pianeta dal Sole, con un'orbita quasi circolare che lo porta a compiere una rivoluzione in 225 giorni terrestri. Prende il nome dalla dea romana dell'amore e della bellezza.

Venere è avvolto da uno spesso strato di nubi altamente riflettenti, composte principalmente di acido solforico, che impediscono la visione nello spettro visibile della superficie dallo spazio.

Usato dagli antichi

Con una magnitudine massima di -4,6, è l'oggetto naturale più luminoso nel cielo notturno dopo la Luna e per questo motivo è conosciuto fin dall'antichità. Venere è visibile soltanto poco dopo il tramonto e poco prima dell'alba e per questo è spesso stato chiamato dagli antichi Greci e Romani "stella della sera" o "stella del mattino". La scoperta che si tratta dello stesso oggetto sarebbe stata introdotta da Pitagora, anche se in Mesopotamia gli astronomi già li indicavono con lo stesso nome

Venere, Wikimedia Commons

NASA/JPL-Caltech, Public domain, da Wikimedia Commons

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Simili ma non completamente

È classificato come un pianeta terrestre, a volte è detto persino "pianeta gemello" della Terra, a causa delle similitudini di dimensioni e massa. Tuttavia per altri aspetti è piuttosto differente dal nostro pianeta. L'atmosfera di Venere è costituita principalmente da anidride carbonica ed è molto più densa dell'atmosfera terrestre, con una pressione al livello del suolo pari a 95 atm. La densità e la composizione dell'atmosfera creano un forte effetto serra che rende Venere il pianeta più caldo del sistema solare.

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